L'arte di Ascoltare secondo Plutarco.
Oct 02, 2025
L'arte di ascoltare è un opera di PLUTARCO Filosofo e grande maestro vissuto nei primo secolo d.C., il testo che segue è tratto dal volume Moralia II L'EDUCAZIONE DEI RAGAZZI.
"Penso caro amico che non ti dispiacerà ascoltare qualche preliminare osservazione sulla nobile arte dell'ascolto, che a detta di Teofrasto, è collegata più d'ogni altro le passioni, dato che non c'è niente che si veda, si gusti, o si tocchi, che produca sconvolgimenti turbamenti o sbigottimento paragonabili a quelli che afferrano l'anima quando l'udito è investito da certi frastuoni strepitii o rimbombi.
Ma a ben guardare esso ha più legami con la ragione che con la passione, perché se è vero che molte sono le zone e le parti del corpo che offrono al vizio una via d'accesso per cui arriva ad attaccarsi all'anima, per la virtù l'unica presa è data invece dalle orecchie dei giovani. sempre che siano pure e tenute fin dall'inizio al riparo dai guasti dell'adulazione e dal contagio di discorsi cattivi.
Per questo Senocrate invitava ad applicare i para-orecchi ai ragazzi più che ai lottatori, perché a questi ultimi colpi sfigurano le orecchie, mentre i primi discorsi distorcono il carattere.
Egli non intendeva, comunque che dovessero essere posti in una sorta di isolamento acustico o fatti diventare sordi: consigliava solo di proteggerli dai discorsi cattivi prima che altri buoni, come guardie allevate dalla filosofia a protezione del carattere, non ne avessero saldamente occupato la postazione più precaria è maggiormente esposta alla voce della persuasione.
L'antico Biante quando amasi gli chiese di inviargli la porzione di vittima sacrificale che a suo giudizio fosse migliore e al tempo stesso peggiore, ne decise la lingua e gliela mando, intendendo dire che nella parola sono insiti danni e i vantaggi più grandi.
La maggior parte delle persone quando bacia teneramente i propri piccoli ne prende le orecchie tra le mani e li invita a fare altrettanto con scherzosa allusione al fatto che si deve amare soprattutto chi fa del bene attraverso le orecchie
E' evidente che un giovane che fosse tenuto lontano da qualunque occasione di ascolto in un assaporarsi nessuna parola, non solo rimarrebbe completamente sterile e non potrebbe germogliare verso la virtù, ma rischierebbe anche di essere traviato verso il vizio, facendo proliferare molte piante selvatiche della sua anima, quasi fosse un terreno non smosso e di incolto.
Le pulsioni verso il piacere e le diffidenze verso la fatica sono sorgenti per così dire native e non esterne o fatte fluire in noi dalle parole, di infinite passioni e malattie, e se sono lasciate libere di riversarsi dove natura le guida e non si provvede a frenarle con buoni ragionamenti, bloccandone il naturale fluire, non c'è belva che non possa apparire più mansueta di un uomo."
Le molte piante selvatiche che hanno proliferato nella nostra e nelle altrui anime, vanno riconosciute ed estirpate senza alcuna pietà. Questo è uno dei compiti che ci poniamo nella nostra azione di giardinieri dell'ascolto con il prezioso aiuto di Libero Arbitrio e Coscienza Consapevole.
insieme facciamo cose belle,
creiamo valore
costruiamo bellezza
generiamo felicità.
Una nuova comunità nascente che ha obiettivi e sogni da realizzare insieme!
In questa comunity ci sono donne che credono non sia più tempo di lamentii, accuse, condanne, che generano solo paura e tristezza, uccidono la speranza e la passione di costruire nel presente guardando al futuro con fiducia e forza. Vogliamo aprire una fase nuova, vogliamo irradiare in ogni piccola parte di mondo e di vita, la maggiore quantità possibile di tutto quanto di bello, buono, vero e giusto declinato al femminile sia possibile realizzare concretamente attraverso il magico potere della sacra arte dell'ascolto. Ognuna nel propio ruolo e ambito di vita. Coltivando insieme al meglio tutto ciò che abbiamo come potenzialità per portare a noi stesse e a tutti coloro con cui interagiamo, amore, bellezza e forza per fare delle nostre vite qualcosa di bello e gratificante.